Bruno Fardelli
Cassino, Via per Montecassino, Ristorante K2
08-09 maggio 1987
La cultura è chiave essenziale
per capire l'umanità che ci circonda ma purtroppo spesso non è
sufficiente per difendersi dalla follia omicida. Di cultura e di
amore per la cultura Bruno Fardelli ne aveva tanta.51 anni, tre
lauree e una grande passione per la storia. Fardelli viveva in una
città simbolo di storia e di cultura : Cassino. Cassino che
con l'Abbazia Benedettina di Montecassino è cuore di cultura e
di religiosità. Un proverbio locale recita “ Chi
Montecassino non vede Paradiso non crede”. Montecassino quindi
anticamera per il Paradiso, ma anche luogo d' inferno terreno per
mano della follia della guerra. Durante la Seconda Guerra mondiale
Montecassino e Cassino sono teatro di terribili combattimenti. Finita
la guerra, di Cassino e della sua Abbazia restano solo macerie.
La voglia di ricostruire è
tanta. Cassino risorge insieme alla sua Abbazia. Bruno Fardelli
appartiene a quella generazione che ha conosciuto in tenera età
gli orrori della guerra, generazione che si forma nel dopoguerra e che rimane contagiata dallo spirito di rinascita e ricostruzione
che troverà negli anni del boom economico la massima
espressione.
Bruno Fardelli contribuisce molto alla
ricostruzione morale e culturale di Cassino. E' uno dei fondatori
dell'Università degli Studi di Cassino, è un punto di
riferimento culturale della città.
Fardelli è proprietario del
ristorante “K2” che si trova sulla strada panoramica che porta a
Montecassino. Vicino al ristorante si trova un'area archeologica che
grazie all'impegno di Bruno Fardelli viene strappata allo stato di
abbandono.
Chissà quanto era ancora pronto
a dare Bruno Fardelli alla sua Cassino. La risposta è una di
quelle perse nel vento perché Bruno Fardelli viene ucciso
nella notte tra l'otto e il nove maggio 1987 nel suo ristorante.
Viene colpito ripetutamente alla testa con un oggetto di metallo ( le
cronache riportano che dovrebbe trattarsi di una specie di lima del
tipo usato dagli operai Fiat ) che verrà ritrovato nella zona
archeologica probabile via di fuga dell'assassino. Fardelli lotta con
il suo assassino, a dimostrarlo lembi di pelle e capelli trovati
sotto le unghie della vittima. Il corpo viene ritrovato la mattina
del 09 maggio dalla sorella di Bruno Fardelli.
Colluttazione, diversi colpi alla testa
con un oggetto che a quanto pare l'assassino aveva portato con sé,
che indicazioni possiamo ricavare ? Forse nella tarda serata Bruno
Fardelli rientra a casa ( viveva infatti in una dependace vicino al
ristorante ) e sorprende un ladro. Certo è possibile, ma è
possibile che nel silenzio della notte in una zona poco abitata il
ladro non abbia sentito rientrare Fardelli per tempo ? . Forse
l'assassino attendeva la vittima per rapinarlo o per vendicare
presunti torti. Le piste vagliate furono molte: dal tossicodipendente
con cui Fardelli aveva avuto una discussione poche ore prima di
morire (L'Unità 12 maggio 1987) ad alcuni ragazzi della “ Cassino bene “. Solo sospetti
che non trovando sostegno nelle prove portarono all'archiviazione del
caso.
L'assassino di Fardelli probabilmente
era un buon conoscitore sia del ristorante che della zona
archeologica tanto da potersi muovere di notte. Possibile che abiti
vicino al luogo del delitto. L'assassino potrebbe aver portato per
giorni i segni visibili della colluttazione. L'aver gettato l'arma
del delitto in prossimità del ristorante potrebbe essere segno
che ha agito in forte stato di agitazione e di non perfetta lucidità,
stato presente forse anche nelle ore successive e quindi rimasto
nella memoria di quanti hanno incontrato l'assassino.
Gli esami sui reperti con le nuove
tecnologie sono una delle vie per la risoluzione del caso. Ma è
altamente probabile che nella memoria di qualcuno sia rimasto qualche
decisivo ricordo che forse all'epoca sembrava poco importante.
Alle tante vite bruciate sulla strada
per Montecassino è stata trovata sia una spiegazione che un
colpevole : la guerra. Invece Bruno Fardelli attende ancora. Forse
anche lui è rimasto vittima di una guerra : quella tra la luce
e il buio che spesso si contendono l'animo umano.
Cassino ha un debito con Bruno
Fardelli, un uomo che ha voluto rendere Cassino centro di cultura
della civiltà per strapparla al ricordo della distruzione e
dell'oblio della ragione.