frase

VERITAS VOS LIBERAT
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NOI PIANGIAMO PER COLORO PER CUI NON PIANGE PIÙ NESSUNO

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PRO VERITATE ADVERSA DILIGERE ET PROSPERA FORMIDANDO DECLINARE

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domenica 9 novembre 2014

MARCELLA GIANNITTI (Roma,Lazio,1984)

Una delle cose che più spaventa e' il   fuggire da un pericolo.
Chiudiamo gli occhi , immaginiamo di correre per fuggire da un grave pericolo. La paura, l'ansia e il cuore che batte a mille. Ancora peggio e' quando si fugge da se stessi. Come faceva Marcella Giannitti, 26 anni spesi tra paura di se stessa e ricerca della giusta via. La madre di Marcella aveva problemi nervosi e la figlia temeva di avere la stessa patologia. A rendere  ancora più fragile Marcella ci pensa la poliomielite . Dopo essersi diplomata ha delle brevi esperienze lavorative. Cerca nella droga una cura alle sue paure ma e' abbastanza forte da uscirne e disintossicarsi.Nel 1979 tenta il suicidio ( come riportano le cronache dell'epoca ). Nel 1980 va via da casa (Via dell'Usignolo Palazzina 13). Nel centro di riabilitazione per poliomielitici di Polidoro conosce un rappresentante di commercio di Ferentino , con il quale va a vivere. Lascia spesso Ferentino per incontrare persone che aveva conosciuto nei centri di riabilitazione per poliomielitici e in centri antidroga.Agli inizi del 1984 viene ricoverata prima presso Villa Maraini e poi presso Colle Cesarano. Viene vista l'ultima volta in vita il 19-10-1984 dal convivente, a cui comunica che da Ferentino si sarebbe recata a Roma.Viene ritrovata cadavere il 21-10-1984 alle ore 12 nel Parco Lemonia nella boscaglia che costeggia Via Tito Labieno. Viene ritrovata supina,nuda,il vestito posto sul volto e " fermato " con una pietra. Stivale e collant presenti solo sulla gamba sinistra. Slip abbassato. Strangolata ,forse con il collant. Colpita al volto con tre colpi di pietra : il primo colpisce la parte destra della fronte,il secondo la parte sinistra della fronte,mentre il terzo sfonda lo zigomo sinistro. La borsa della vittima viene ritrovata vicino al corpo. Mancano solo i soldi, nella borsa vengono ritrovati biglietti ferroviari del 6 e 7 ottobre 1984 per Roma Termini-Firenze-Bologna-Orte ( via Foligno )- Roma Termini-Ferentino. Probabile violenza sessuale.
Marcella Giannitti e' una delle vittime dimenticate e senza giustizia che negli anni 80 sono state uccise a Roma. Dopo 30 anni non e' facile   cercare la verità ma e' doveroso provarci. Partiamo dalla vittima. Sicuramente emerge il ritratto di una ragazza fragile, dallo spirito nomade ,con problematiche interiori ma comunque ci troviamo davanti alla classica " brava ragazza ". Non pensiamo ad una donna preda del vizio , Marcella non apparteneva alla categoria " tossica e prostituta " dove frettolosamente sono state seppellite tante vittime rimaste senza giustizia. Probabilmente Marcella ha conosciuto il suo assassino in uno dei luoghi che frequentava ( centri per tossicodipendenti o per poliomielitici ). Forse aveva appuntamento con lui. Le modalità dell'omicidio sono poi significative. Colpita alla testa con violenza , probabilmente violentata e poi strangolata . Viene trovata nuda ma l'assassino le copre il volto. La componente sessuale e' evidente , come la notevole violenza dell'assassino. Violento si ma che sembra temere il volto della vittima : prima sfigura il volto a colpi di pietra poi lo copre. Il corpo viene ritrovato vicino ad una strada , altamente probabile che il delitto sia avvenuto altrove. Quindi l'assassino aveva un mezzo di trasporto. Lo stivale e il collant mancanti potrebbero indicare che il corpo e' stato trascinato da una sola persona. Le modalità dell'omicidio di Marcella Giannitti sono simili ad altri delitti avvenuti a Roma dal 1982 al 1984. Per un periodo si e' creduto che fossero tutte vittime di Maurizio Giugliano ma non sono state trovate prove che lo legassero a tali omicidi.
L'omicidio di Marcella Giannitti sembra fortemente simile agli omicidi di Bruna Vettese e Lucia Rosa : viste l'ultima volta in vita di venerdì, uccise con colpo alla testa e strangolamento, chiara matrice sessuale, episodi che le avevano rese fragili ( Bruna Vettese aveva divorziato ed era rimasta senza lavoro, Lucia Rosa con problemi di droga ed era stata sfrattata , Marcella Giannitti la poliomielite e problemi psicologici).
E' altamente probabile che negli anni 80 un serial killer abbia ucciso a Roma .Ma se non era Giugliano allora chi era ? . Forse qualcuno che approfittava dello stato di fragilità delle vittime presentandosi come benefattore per poi rivelarsi il violento assassino che era.  Ipotesi , la realtà invece e' un cuore che batteva a mille per la paura , un cuore fermato da qualcuno ancora ignoto.
N.B : La foto ritrae Marcella Giannitti a 16 anni. Per gentile concessione di Flory Morelli.